ETIOPIA: aggiornamenti da don Filippo Perin

Dopo alcuni mesi trascorsi in Italia, Don Perin torna in Etiopia, sempre nella zona di Gambella, ma in una nuova parrocchia, quella di Lare. Essa si trova a 80 km da Gambella sul confine con il Sud Sudan, vicino al fiume Baro, qui la gente e' di etnia Nuer e Don Perin sostituirà Don Matteo, un sacerdote missionario di Mantova.  Come racconta Perin l'accoglienza è stata ottima così da riadattarsi presto al caldo, alla cultura e alla lingua del posto.Nella strada che porta da Gambella a Lare ci sono la maggioranza dei profughi, essi provengono principalmente dal Sud Sudan e sono distribuiti in quattro grandi campi contenenti più di 50 mila persone per zona.
L’entrata ai terreni e’ posizionata nel tratto dove sorgono numerosi negozi di ogni genere, questo per servire i profughi e i salesiani di Gambella.Dal 2014 dopo lo scoppio della guerra civile in Sud Sudan, sono sorti diversi campi per accogliere i profughi che fuggivano dalla guerra. Dato il loro numero elevato, le tensione tra di essi e la popolazione locale, che in quella zona e’ di etnia Anuak purtroppo sono continue.
Don Perin racconta che proprio la scorsa settimana hanno fermato una macchina di una Ong che lavorava dentro il campo, poiche’ trasportava un Nuer hanno ucciso sia lui che il suo autista; dopo due giorni la vendetta non si e’ fatta attendere e alcune persone hanno assassinato una persona Anuak. Ora la situazione sembra esseri placata.La buona novella è che a Lare, il 12 settembre è iniziato un nuovo anno, il 2012. Così c'è un clima di festa, vacanze e la festa della Croce il 28 settembre. In parrocchia sono giorni tranquilli ci ricorda Don Perin, a breve inizieranno le attività, con l'aiuto di Don Matteo stanno visionando i villaggi adiacenti per rinnovare qualche impiego.Don Perin saluta augurandoci un buon anno e ringraziando i Salesiani di Pordenone, i suoi familiari e amici i quali gli sono stati molto vicino nella ripartenza per questa nuova esperienza di vita.

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