In Sri Lanka, si stima che l’80% della popolazione viva in condizioni di emergenza alimentare (fonte ISPI Online Publications). Il Paese ha affrontato una crisi su più livelli: la pandemia, l’aumento del costo del debito e la crescita dei prezzi del cibo a causa della guerra in Ucraina.

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, più del 60% dei paesi a basso reddito si trova in condizioni di forte vulnerabilità. Lo Sri Lanka sta attraversando un'emergenza umanitaria di proporzioni notevoli a causa della mancanza di carburante, cibo e altri beni generata dai tagli fiscali che hanno privato lo stato di ingenti entrate. Errate scelte di politica economica hanno reso irreversibile una situazione che con la Pandemia era già entrata in una fase complessa e difficile, a causa del blocco totale del turismo nel Paese, uno dei settori trainanti dell’economia srilankese.

Due mesi fa, lo Sri Lanka si era trovato in condizioni di default finanziario per la prima volta nella sua storia, nell’incapacità di ripagare i suoi creditori, con il debito estero del Paese di oltre 50 miliardi di dollari.

I Salesiani, presenti in Sri Lanka con 17 opere, grazie al contributo della Fondazione Opera Don Bosco onlus, hanno iniziato ad aiutare la popolazione più povera, nelle zone in cui sono presenti, attraverso la distribuzione di aiuti alimentari e sanitari.

Nel frattempo stanno cercando carburante, gas per cucinare e altri materiali essenziali a prezzi ragionevoli per proseguire nella propria attività di sostegno della popolazione.

 

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