Una casa per Cilanda

Paese
Repubblica democratica del congo
Stato progetto 
Terminato
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87.464

A Kinshasa e in altre città della Repubblica Democratica del Congo, 40.000 bambini vivono da sbandati, in strada. L'80% di loro è stato cacciato dalla stessa famiglia di appartenenza dopo essere stato accusato di stregoneria. Un fenomeno inquietante che ha registrato un vero e proprio boom negli ultimi anni. Colpa anche della grave crisi economica e sociale del Paese e di superstizioni che vengono cavalcate dai pastori delle cosiddette "Chiese del risveglio".
Queste pseudo chiese, di ispirazione cristiana, alimentano le credenze popolari e prosperano con il business degli esorcismi. Le famiglie schiacciate da  povertà, disoccupazione, malattie e morti finiscono spesso per affidarsi a predicatori che “individuano nei bambini la causa di ogni male”. I bambini additati come demoni, diventano degli incubi per le famiglie, così pericolosi che i loro stessi congiunti decidono di sbarazzarsi di loro.

Il Progetto

A Mbuji Mayi, città al centro della Repubblica Democratica del Congo, don Mario Perez e i confratelli Salesiani della Missione si occupano dei "bambini stregone", come testimoniano le parole di un recente appello che don Mario ci ha inviato: «Nel novembre 2014, il tribunale dei minorenni ci chiama per prendere in carico un bambino abbandonato in ospedale. Nessuno se ne era preso cura, dicono sia sordomuto e stregone e sta per mo­rire. È tutto sporco e puzza. Lo puliamo e scopriamo che ... si tratta di una bambina, orfana, accusata di essere una strega e torturata; la portiamo a casa e il giorno dopo riprende a parlare, ci dice il suo nome: "Mi chia­mo Cilanda e non sono una strega!". 3 mesi dopo a Casa Don Bosco, Cilanda è l'an­gelo che tutti i bambini chiamano sempre per giocare, per chiedere acqua, aiuto ... Da grande vuole fare l'infermiera».

Il Centro Don Bosco Muetu di Mbuji Mayi è stato fondato nel 1995, gestisce una scuola elementare, una di alfabetizzazione, una seconda­ria, un centro professionale, una parrocchia e una struttura d’accoglienza per bambini e bam­bine a rischio. Ogni giorno più di 300 bambini passano la notte e mangiano nella struttura, sottraendoli ai trafficanti di persone; per alcuni si è dovuto anche pagare il riscatto. Non possiamo rimanere indifferenti davanti a questa ennesima tragedia.
Con soli 260,00 € all'anno vengono sfamati, curati e istruiti scolasticamente.

LA FONDAZIONE nel 2015 HA FINANZIATO
10.000,00 € per sostenere circa 40 bambini per un anno.

LA FONDAZIONE nel 2016 HA FINANZIATO
87.464,00 € per sostenere circa 336 bambini per un anno.

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