Libertà assistita e reinserimento sociale per i giovani di Itaquera a São Paulo in Brasile

Codice
BSP 20-043
Paese
BRASILE
Stato progetto 
Terminato
Obiettivo euro
18

Itaquera è la zona a orientale della città di San Paolo, la capitale dello stato brasiliano di San Paolo, che con i suoi oltre 12.000.000 abitanti vanta alcuni primati: oltre a essere la città più popolosa del Brasile, è anche la più popolosa città dell'emisfero australe e di quello occidentale. Nella Regione Metropolitana di San Paolo, costituita da 39 comuni, vivono 27 milioni di persone (circa il 70% della popolazione dell'intero Stato di San Paolo che ne conta più di 40 milioni) che ne fanno la quinta area metropolitana più popolosa del mondo con un livello elevato di povertà e di micro-criminalità diffusa.

La tendenza a delinquere tra i membri delle fasce più povere della popolazione vede protagonisti i più giovani, spesso minorenni.

Il Progetto

Conoscendo lo sviluppo che la città di San Paolo attraversa, in particolare la zona orientale, nella quale si trova l'Opera Sociale Don Bosco, l'azione socio-educativa promossa dai Salesiani si basa sull'appropriazione di questo sviluppo da parte delle famiglie servite, in modo da non essere espulse da esso. La famiglia è al centro della pratica pedagogica salesiana, essendo considerata "soggetto" e non "mero beneficiario" del lavoro socio-educativo, tanto meno "problema". Così, diventa l'asse portante di tutti i servizi e programmi esistenti, essendo la preoccupazione principale e fonte ispiratrice di ogni azione sociale.

In questo modo, si realizza un lavoro preventivo ed educativo, insieme alla comunità, basato sul sistema educativo di Don Bosco, che si basa sul rispetto e sul servizio ai diritti inerenti alla persona umana, sulla protezione integrale, garantendo tutte le opportunità, al fine di fornire loro uno sviluppo fisico, mentale, morale, spirituale e sociale, in condizioni di libertà e dignità.

Nell’Obra Social Dom Bosco a Itaquera São Paulo i Salesiani si dedicano all’accoglienza di oltre 140 giovani, tutti vincolati ad un piano specifico di reinserimento sociale, determinato dal Tribunale per i "piccoli crimini" che possono aver commesso. Sono tenuti per legge e per determinazione del giudice (nonostante la pandemia) a essere presenti presso il Centro in regime di libertà assistita, come pena alternativa, dopo un periodo di reclusione, per una possibilità di riscatto finalizzata al reinserimento nella società.
Sono giovani collaborativi perché qui incontrano quello che forse non hanno mai trovato: rispetto, considerazione, valorizzazione, coinvolgimento, attraverso terapie e percorsi pedagogici, con colloqui con professionisti in vari ambiti, il tutto in un ambiente accogliente anche se molto spartano.

I Salesiani li accolgono in modo informale, come farebbe un amico che li riceve nella propria casa, creando le condizioni per incontri sereni e costruttivi con i tecnici e i professionisti secondo il progetto stabilito dai giudici e dai tribunali: praticamente svolgono la missione di “rompighiaccio”, per creare le condizioni ottimali necessarie ad un cammino di recupero e reinserimento sociale. Con questo stile dell’accoglienza si vuole avere la pretesa di creare spazi caldi, “materni”, per mettere completamente a proprio agio i giovani, stimolandone l’affetto, la sintonia e la complicità, favorendo un approccio “di famiglia”, di fiducia totale, per l’azione di recupero.
Un’opera trasformatrice che sa catturare il cuore di questi giovani, segnati a dito dalla società benpensante come delinquenti e avanzi di galera!

La Fondazione Opera Don Bosco, su richiesta dell'opera Salesiana di Itaquera, ha deciso di sostenere un progetto che ha come scopo quello di:

  • effettuare un monitoraggio sociale su bambini e adolescenti in attività socio-educative e ad adolescenti e giovani durante l'adempimento della misura socio-educativa della libertà assistita e della fornitura di servizi alla Comunità e il suo inserimento in altri servizi e programmi di assistenza sociale e politiche pubbliche settoriali;
  • promuovere attività specifiche, sia a carattere formativo che ludiche (ad esempio, corsi professionali individualizzati, costituzione della banda musicale del Centro, ...), per contribuire all'instaurazione della fiducia in se stessi e alla capacità di riflessione sull'importanza del protagonismo e dell'autonomia;
  • promuovere lo sviluppo integrale degli adolescenti e dei giovani, contribuendo al rafforzamento dei legami familiari, inserendoli in programmi sociali in azioni imprenditoriali.

Tutto questo per offrire loro maggiori opportunità di accesso al mercato del lavoro e, di conseguenza, migliorare la qualità della vita.

Il 16 dicembre 2020 la Fondazione ha inviato un contributo di € 18.000,00 per sostenere il progetto.

 

Grazie per tutto quello che avete fatto per i ragazzi di Itaquera!

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