In viaggio tra le opere salesiane del Myanmar

Dal 9 al 16 gennaio siamo stati in Myanmar per visitare le presenze salesiane, monitorare le opere finanziate in favore dello sviluppo sociale e valutare eventuali progetti per il futuro. Nella terra delle mille pagode quello che colpisce è il sorriso e la gentilezza di un popolo buono e generoso per natura. Una positività sincera, quasi fosse un dono ricevuto dal cielo.

Arrivato all'aeroporto di Mandalay, ci siamo recati a Chantagon dove abbiamo visitato un Centro delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel quale è stata già finanziata la costruzione di un "cortile coperto" nello stile di Don Bosco, dove i bambini di questa zona molto povera potranno ritrovarsi per imparare e divertirsi. In questo Centro le attività principali sono due: il recupero scolastico di bambine e bambini che altrimenti non andrebbero a scuola e la preparazione di giovani ragazze provenienti da tutta la regione a una formazione professionale che darà loro la possibilità di intraprendere una carriera lavorativa.

Nei giorni successivi, abbiamo fatto visita all'Opera salesiana di Mandalay, struttura per l’educazione giovanile: un centro educativo che permette ai ragazzi della regione di avere un appoggio dove vivere e poter studiare. In futuro si vorrebbe ampliare l’offerta formativa professionale e sostenere un progetto sportivo per il recupero dei ragazzi di strada.La visita si è poi spostata verso l'Opera salesiana di Myitkyina, nel nord di Myanmar, dove sono ospitati 32 ragazze e 73 ragazzi provenienti da famiglie disagiate della regione. In questa Opera i giovani hanno la possibilità di imparare un lavoro e, vista la crescente richiesta, è previsto un ampliamento della struttura ricettiva.

Durante il nostro viaggio abbiamo incontrato anche i responsabili del progetto di accoglienza di Anisakan-Nazareth, dove sono presenti 153 ragazzi provenienti da tutto il Paese. L'ambiente è molto bello e offre molte possibilità ai ragazzi. Infatti, oltre alla preparazione per gli esami scolastici nella scuola pubblica, essi possono frequentare corsi di musica, calcio e teatro.

Successivamente, di ritorno a Yangon, vi è stata la visita alla Casa salesiana di Hlaing Yar, Vocational Center: una struttura dedicata all'accoglienza dei giovani, seguita da quella alle suore FMA presenti a Hlaing Thar Yar, nella prima periferia di Yangon. Qui le suore operano all’interno della comunità buddista integralista di quella zona, dedicandosi soprattutto ai bimbi più piccoli, dai 3 ai 7 anni, solitamente abbandonati sulla strada dai genitori che si devono recare ogni giorno al lavoro. In questa Opera è necessaria una nuova struttura ricettiva per i bambini, perché le suore operano in condizioni di estrema carenza di strutture e mezzi. La nostra Fondazione, insieme a quella Svizzera e del Liechtenstein, ha già fornito la struttura di nuovi servizi igienici, un nuovo generatore da 13 kW, tubazioni e un nuovo tank per il rifornimento dell’acqua, ma c'è ancora tanto lavoro da fare.Il viaggio in Myanmar si è concluso con l'incontro con il Superiore dei Salesiani del Myanmar, con il quale è stata condivisa la strategia di aiuto e sviluppo delle importanti Opere salesiane nel Paese per il 2019.

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