Partita per il bicentenario della nascita di don bosco a Sondrio

Una partita di calcio giocata con il cuore e nata sotto una buona stella, quella disputata a Sondrio per festeggiare il Bicentenario della nascita di Don Bosco.
"Si è trattato di un pomeriggio di divertimento, - rivela il Presidente della nostra Fondazione Michele Rigamonti, organizzatore dell'evento - ma tenendo sempre a mente i valori e ciò a cui Don Bosco ha sempre tenuto e puntato: i giovani e la loro educazione. In questo caso, anche attraverso lo sport!".
La partita di calcio, disputata giovedì 4 giugno, ha visto come capitani (e organizzatori dell'evento) delle due squadre sfidanti Michele Rigamonti e Mauro Brandanini, comandante della Polizia Locale di Sondrio. Ognuno dei due ha potuto scegliere chi schierare in campo con lo scopo di di portare a casa la vittoria, far divertire il pubblico e fare beneficenza.
Lo scontro se lo è aggiudicato la formazione dei vigili con il risultato netto di 3 a 0.
"Abbiamo voluto creare un evento con lo scopo di unire le persone nel nome di Don Bosco. - aggiunge Rigamonti, da sempre impegnato anche nel sostegno dell'attività sportiva in provincia con diverse associazioni - Da quando ho partecipato alla creazione e seguo la vita della Fondazione che porta il suo nome, ho potuto rendermi conto di quanto quest'uomo abbia fatto nell'arco della sua vita. E non parlo solo di ciò che i Salesiani hanno realizzato dopo di lui, negli oltre 150 Paesi del mondo in cui sono presenti. Mi riferisco alla sua opera diretta in mezzo alla gente, a favore dei più giovani.
Ancora oggi il suo nome ha una forza tale da spingere molti ad aiutare le opere e le missioni salesiane, anche attraverso le numerose e generose donazioni. Posso garantire personalmente che ogni euro donato attarverso la Fondazione Opera Don Bosco Onlus va a destinazione!".
Un ringraziamento particolare è stato fatto ai giovani che hanno preparato la cena, tenutasi al termine della partita all'oratorio San Rocco a Sondrio, dove i 150 invitati, tra i quali anche gli atleti coinvolti nella sfida, hanno potuto finire la giornata in compagnia con un momento di convivialità davanti a un piatto di taroz e carne. Ma l'evento non aveva come unico scopo quello di ricordare Don Bosco, aveva anche un obiettivo più concreto, spiega il Presidente: "Grazie alle offerte ricevute per la cena e durante la serata acquisteremo un nuovo forno per l'oratorio, posto caro a Don Bosco, ma che è di tutti e per tutti!".
"A conclusione di questa bella giornata, - segnalava ancora Rigamonti - vorrei ricordare una frase che Don Bosco ripeteva spesso: «In ogni giovane c'è sempre qualcosa di buono!». Io estenderei questo concetto a tutti, non solo i giovani, e aggiungerei che in questo momento di difficoltà e crisi economica e sociale è essenziale che ciascuno tiri fuori il buono che ha in sé per metterlo a disposizione degli altri, soprattutto i più piccoli e i più poveri!".

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