Anno bicentenario della nascita di Don Bosco

CELEBRAZIONE NAZIONALE DEL BICENTENARIO
Una Messa partecipata, sentita e che sicuramente resterà nella memoria della Famiglia Salesiana d'Italia.
"Questa giornata è una Festa" ha detto don Stefano Martoglio, Superiore dell'Italia Salesiana, dando il benvenuto al Rettor Maggiore, nella "sua stessa casa""Una Festa della Famiglia Salesiana di tutta Italia che riconoscente a don Bosco a Lui si affida ancora una volta". Erano presenti diversi membri del Consiglio Generale SDB e FMA, gli Ispettori con i loro Consigli delle Ispettorie italiane SDB e FMA, i rappresentanti dei gruppi della Famiglia Salesiana d'Italia: molti giovani e giovani famiglie, tanti amici di don Bosco, sicuramente qualche benefattore. Una Basilica - tra l'altro che si innalzava stamane restaurata e bellissima in uno splendido cielo blu - strapiena, per una Celebrazione in cui Rettor Maggiore ha ricordato l'impegno grande della Famiglia Salesiana oggi che deve rinnovarsi verso i giovani più poveri.
Nell'omelia don Angel ha parlato di don Bosco come "tessitore della storia" e "sentinella delle periferie""che ci ha lasciato in eredità un cuore grande che anche noi abbiamo oggi la responsabilità di donare alle nuove generazioni". Un cuore che si è ispirato a quello di San Francesco di Sales per un nuovo umanesimo con al centro l'uomo, creatura prediletta di Dio. Una dolcezza quella del Salesio tutta da imparare e da vivere nelle diverse missioni della Famiglia Salesiana oggi composta da tanti gruppi, ma che deve avere un unico cuore plasmato su quello di Gesù. 

Informazioni ai benefattori
Newsletter Iscriviti ora